ANTICIPAZIONE

ANTICIPAZIONE

di Daniela Tuscano

Non è letteratura, non è nemmeno liturgia, ma evento concreto, brutale, anche sordido se si vuole.
La vera Domenica delle Palme si chiama Makassar, Indonesia. Ignora i facili e fragili entusiasmi
della folla, non ha fronzoli: è un’esecuzione e null’altro. Già venerdì santo.
I jihadisti che hanno attaccato i fedeli indonesiani all’interno della cattedrale erano credenti.
Conoscevano il Vangelo e i riti cristiani, soprattutto quelli della cosiddetta “settimana autentica”, la
più santa dell’anno. Erano credenti e volevano commettere sacrilegio.
Anche Satana crede. Ma la fede, senza amore, si tramuta in condanna.
La Passione indonesiana richiama l’asiaticità di Cristo, quella Via Crucis che percorsi molti anni fa
a Gerusalemme, nei viottoli vocianti di lavoratori, indigenti, pellegrini, mercanti, vita ordinaria e
contrattazioni, frenesia e indifferenza. Cosi doveva essere all’inizio: un condannato dolente e
oscuro, il mondo che s’affaccendava attorno a lui. Cristo concludeva la sua parabola tra diverse
favelle, un giorno come altri; e ogni tanto penso che tornerà allo stesso modo: non sull’arcobaleno,
ma in un mattino feriale e apocalittico, tiepido e impercettibile. Ma altrettanto impercettibilmente,
assieme a lui, vedremo questi poveri cristi, e noi separati senza rimedio, coi nostri giorni duri e
distratti.