ELISIR INCIVILE

ELISIR INCIVILE

Tra gli effetti collaterali del Covid, o dei vaccini, la scomparsa della civiltà residua. Impossibile discutere, confrontarsi, non si dica dissentire: i novax integrali saranno anche aggressivi, ma i fondamentalisti del vaccino sono drogatissimi, ricordano i calciatori dell’Estudiantes che nel 1969 volevano far la pelle a quelli del Milan. I confronti televisivi non sono confronti, sono processi con tanto di plotone di esecuzione: “Ma state zitti, voi, scemi, irresponsabili, criminali”. E se uno prova a difendersi non lo fanno parlare, si mettono a ululare come un branco di coyote, assecondati dal conduttore che è regolarmente dalla loro parte. Nel tempo si sono sentite le proposte più delinquenziali: rinchiudere a vita i dissidenti, privarli del lavoro e dello stipendio, mandarli sotto i ponti, picchiarli, prenderli a bastonate e a cannonate, farli fuori in tutti i modi. Poi compaiono personaggi che proprio non si comprendono, come questo Klaus Davi che nessuno ha mai capito chi sia, cosa faccia. Oppure lo scienziato Pregliasco, di professione ortopedico, uno ossessionato dal sesso, che voleva proibire i rapporti intimi. Il presenzialista col ciuffo, Burioni, tuona su Twitter che una catena di negozi bio non lo avrà più tra i clienti, come fosse cosa epocale. Il collega Bassetti è arrivato a dare consigli sul prossimo presidente della Repubblica. Un manicomio criminale, nel senso dei toni, più da Casamonica che da dibattito politico e scientifico. Mai vista una cosa del genere, neanche negli anni foschi del terrorismo e mai subita una condizione concentrazionaria simile, neppure quando a uscir di casa c’era il serio pericolo di cascare sotto qualche pallottola vagante. L’elisir di lunga vita, ma sarebbe meglio dire a scadenza ravvicinata, ha liberato pulsioni realmente fasciste, il dileggio e l’insulto plateale, la canaglia miserabile, la democrazia a senso unico che sarebbe il diritto di azzannare a fronte del dovere di tacere. Per anni ci siamo disperati nel denunciare la deriva della telespazzatura, le Tina Cipollari e gli altri che si aggredivano e si infamavano in una sorta di circo dei mostri, e non avevamo capito che quel trash era solo profetico, qualcosa che ci portavamo dentro e che, scoperchiato il vaso di Pandora, si sarebbe rivelato di gran lunga peggiore. Siamo più a Wanna Marchi, che malediceva i miscredenti in diretta in un inferno di strepiti. E, per legge sociologica, quando un limite è stato superato è impossibile tornare indietro. Aspettiamoci le risse, i duelli rusticani in travaso dai social alla televisione e infine alla vita reale, che di reale non ha più niente. Tutto per un vaccino controverso, del quale nessuno sa ancora abbastanza, per contrastare un virus del quale nessuno sa niente e se lo sa, lo tiene per sé: dopo circa due anni cominciano a trapelare i primi segreti di Pulcinella vale a dire la matrice intenzionale del contagio, partita dai laboratori di Wuhan. Ma basta urlare più forte, aggredire chi si permette di riferirlo, tanto i conduttori non fanno una piega e i social democratici neanche a parlarne.

MDP

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