MANICOMIO DAD, pt. 2

MANICOMIO DAD, pt. 2
immagine di Giuliano Fedeli

di Stefania Martani

Driiiinnnn

– Scusate ragazzi, mia madre, è invalida, devo rispondere, un attimo

– Allora? Senti alla 4 ho appuntamento per la lastra, mi accompagni tu?

– Mamma sto facendo lezione ti chiamo dopo

– No, sentimi, sentimi, e urgente, se no devo prendere il taxi

– Mamma, sto in classe, la Dad!

– Mi devi dare una rispostaaaaa

– Abbassa la voce, si sente tutto, li ho qui davanti

– Allora?

– OK, ok, va bene, ciao devo attaccare. Dicevamo, ragazzi, che Menenio Agrippa, che è il soggetto della frase, compare nell’episodio di cui abbiamo parlato…

Din don

– Oddio, il citofono, Giuly, rispondi?

Ronf, Ronf, Ronf

– Scusate, sta dormendo rispondo un secondo.

Chi è?

– Raccomandata

– Senta, non posso scendere

– Deve firmare

– OK, lasci l’avviso dentro la teca della posta… Cosa è?

– Multa

– Abbonato

– Allora ragazzi, scusate, chi era Men…

Arf, bau, bau

– Che cosa è questo casino?

– Prof, il cane si sta accapigliando col mio gatto

– OK, Ruffini, dividili, e mandali fuori

– Sì prof, torno subito

(Mezz’ora dopo)

– Ruffini? RUFFINI? Ma che fine ha fatto?

– Prof, dice che il gatto è scappato

– Che faccio, segno l’assenza?

– No, prof, c’era quando ha fatto l’appello

– OK, ok

We, we, we, we’ll rock you

– Prof si sente la musica

– Giuliano, abbassa quella Caz.. Ehm, quello stereo1

– Maaaa! Maaaa! Il caffè è pronto?

– Fattelo. Allora, rag…

– Maaaa, se non me lo porti non mi alzo

– Oddio, ragazzi, un secondo, lo ammazzo e torno

WOOOSH!

– Cosa c’è adesso? Che succede? L’alluvione di Roma?

– No, maaa, ero in bagno

– Ti spezzo la quinta vertebra. E chiudi quella porta almeno!

Driiiin driinn

– Mamma ho detto che sono in Dad

– Devi venire subito, la stampella è caduta, non posso piegarmi, lo sai…

– Ragazzi… Ehm, passiamo sul cellulare, ok?

(Stefania comincia ad accusare strani tic incontrollabili. Mentre guida fa gesti minacciosi, gli altri automobilisti la guardano preoccupati)

– Allora, bip, bip, wrooom, dicevo, Menenio Agrippa.. Dove siete? Ma dove siete?