SANREMO LE PAGELLE BASTARDE – FINALE

SANREMO LE PAGELLE BASTARDE – FINALE
immagine di Giuliano Fedeli

IN ORDINE DI APPARIZIONE

PREFESTIVAL – Questa striscia gentilmente affidata da Amaman ad Amawoman è l’Amavergogna d’Italia.

AMADEUS – Ho notato che il Patato ha lo sguardo fisso, inespressivo, alla Alvaro Vitali

FANFARA DELLA MARINA MILITARE – Se volete rendere omaggio all’Italia, liberatela. Se no, l’inno nazionale è una farsa macabra.

GHEMON (Momento Perfetto) – El canta come un (Ghe)mona, ma xè de pejo, par la Madòna.

IRAMA (La genesi del tuo colore) – Irama ha la variante/Tanto non è un cantante/In albergo sempre chiuso/A quest’ora sarà fuso.

GIO EVAN (Arnica) – Da una ONG a un centro sociale/Scrivi, canti/Sempre male/Piaci a Elisa/quella bella/Che non mangia/Più Nutella.

FIORELLO – Come apre bocca fa incazzare qualcuno: piddini, anoressiche, polipi. Ma ha cantato e portato la croce di un Festival che non s’aveva da fare.

ERMAL META (Un milione di cose da dirti) – Buona sera, mi dà un flacone di Ermalmetal? Che non riesco a dormire? Non ce l’ho più, lo devo riordinare, va bene anche il generico? Sì, pure meglio.

FULMINACCI (Santa Marinella) – Qui con l’indie e Fulminacci/Di canzoni facciam stracci/Che le orecchie già ci schiacci/Ma ridateci Jannacci!

FRANCESCO RENGA (Quando trovo te) – Renga/E’ un cantante del menga/La criniera un po’ balenga/Non c’è Festival che tenga.

EXTRALISCIO con DAVIDE TOFFOLO (Bianca Luce Nera) – Extraliscio : Casadei = Davide : Lino.

COLAPESCE E DIMARTINO (Musica Leggerissima) – Colapesce Dimartino/Se lo esce è piccolino/Poco indie, assai pendenti/I Jalisse son monumenti.

MALIKA AYANE (Ti Piaci Così) – Malikayane fa un male cane, X Factor o Sanremo non duole di meno, si crede un’artista, ma è un po’ a piè di lista, e pure quest’anno, va via senza danno.

MICHIELIN E FEDEZ (Chiamami per nome) – E’ così brutta che non si può neanche dire perché è così brutta (cit. vintage per ragazzi svegli). Sto Gnucco gira in Lamborghini, e io faccio le pizze.

ORNELLA VANONI – Oggi si leggono mirabilie come fosse reincarnata la Callas in mash up con Aretha. No: una 86enne che non ce la fa più. Questo è, mi spiace. Momento trashgico.

WILLIE PEYOTE (Mai dire mai) – Altro che peyote, qua manco la mescalina ci salva. Peyote di così…

ORIETTA BERTI (Quando ti sei innamorato) – In una settimana ha: rischiato l’arresto, chiamato “Naziskin” i Maneskin, allagato la stanza d’albergo. Ory is harder than your wife.

ARISA (Potevi fare di più) – Che è matta lo si sapeva, ma che la facessero cantare direttamente con la camicia di forza non me l’aspettavo.

GIOVANNA BOTTERI – Giovannona Spocchialunga entra e io tolgo l’audio (stessa cosa per la irrilevante, ma molesta, SERENA ROSSI poco prima). Che il Festival sia sede del PD non me ne fotte niente, ma ogni sofferenza ha un limite.

BUGO (E invece sì) – c’è Bugo e io continuo a tenere il muto, perché non sono sordo. Poi uno che a 47 anni è ancora un nerd, non si regge.

MANESKIN (Zitti e Buoni) – Cacca, culo, merda, pipì. Noi facciamo il rock trasgressivo. Non sopporto questo morettino latrarmi che è fuori di testa.

ACHILLE LAURO – Io su questo bottegaio ho già detto quello che avevo da dire.

MADAME (Voce) – Vestita da sposa, da suora, da zanzariera, non si capisce. Ma poi se po’ sapè chi è questa? ‘Na virologa?

LA RAPPRESENTANTE DI LISTA (Amare) – Pure questa, vestita da meringa. Così tanti vestiti, così poco da dire.

UMBERTO TOZZI – Per me ha il sapore di tante estati spese ad aspettare fossero estati. “Dimentica dimentica che il dispiacere scivola” e qualcosa muore di me ogni volta, qualcosa non morirà mai.

ANNALISA (Dieci) – E niente, io questa Annalisa non ce la faccio proprio a considerarla una cantante, ma una ragazza già un po’ lisa.

COMA_COSE (Fiamme negli occhi) – Ma cosa sono questi coma/cose, io dico che sono solo pose/due povere cose/che ti mandano in coma/con una dose.

LO STATO SOCIALE (Combat Pop) – Io glielo darei pure il reddito di cittadinanza, a patto che non facessero più assolutamente niente per tutta la vita. Mai più.

RANDOM – Che bello, vestito di coriandoli/Così giovane già tra le cariatidi/Io vorrei a volte prenderti a schiaffoni/Sul coppino, e delle enormi orecchie/Negli angoli.

MAX GAZZE’ (Il Farmacista) – Supermax. Si rotola sulle poltroncine vuote. Questo ha la mia età. Ma perchè deve ridursi così?

NOEMI (Glicine) – Cara Noemi, le tue canzoncine mettono mestizia ma io ti voglio bene uguale perché fra depressoni dimagriti ci capiamo.

FASMA (Parlami) – E scomoda pure il Manfred di Byron. Ma la colpa è mia, che a 56 anni sto qua a parlare di Fasma. Parlami, Max: “Sei uno stronzo!”.

AIELLO (Ora) – Ora sono le 2 e c’è uno che pare uscito da Gomorra e però sculetta. Poi da di matto. È finito tutto, tutto, tutto.

Queste pagelle sono state scritte su Remarkable e quindi trasferite su notebook. Non una sola pagina di carta è andata sprecata.