UN PIENO DI VUOTO

UN PIENO DI VUOTO
immagine di Giuliano Fedeli

A memoria d’uomo, mai l’inconsistenza ha regnato così sovrana e l’inconsistenza genera ingiustizia. Due pesi e due misure. Perché certi vengono lapidati alla prima sciocchezza e ad altri si perdona tutto? Al bandito Vallanzasca, che ha 71 anni e sta dentro da 40, hanno negato l’ennesima libertà condizionata avendo egli, nel 2014, rubato due paia di mutande; dall’altra parte, terroristi di destra e di sinistra, con plurimi ergastoli, vivono in pace come la coppia nera Mambro-Fioravanti che addirittura lavora per Emma Bonino, quella di “Nessuno tocchi Caino”. Anche di un lestofante da rotocalco come Fabrizio Corona si assiste a continue scarcerazioni siccome è drogato e si deve curare: e lui, appena uscito, ricomincia a far casino e a trasgredire, a insultare gli stessi giudici che l’hanno liberato. Però Vallanzasca, criminale feroce, spietato, in vecchiaia sarebbe ancora destabilizzante, ancora temibile.

A chi troppo e a chi niente. Di gogna, di miseria diffusa. La ragazzotta Greta, con treccine rabdomantiche, ha sbagliato tutto il possibile, ha detto e ripetuto che la terra bolliva, che gli inverni sarebbero scomparsi, che sarebbe mancata l’acqua, che saremmo morti tutti essiccati. Ha fatto l’inverno più duro, lungo e acquoso di sempre ma nessuno si sogna di chiederle ragione delle sue scempiaggini di adolescente molto viziata e poco scolarizzata. D’accordo, lei è solo la faccia insopportabile di corruzioni e affari colossali all’insegna della transizione verde, verde come il dollaro, ma arrivare, come fanno i telegiornali, a parlare di aprile, di maggio più torridi di tutti i tempi! Profetizzando, per non farsi mancare niente, estati roventi sui 60 gradi.

A chi troppo, a chi non abbastanza. Uno come Scanzi può sparare le sue fanfaronate vaccinali, sbugiardato da tutti, al che lo mettono per un po’ in quarantena, poi lo riprendono, a contratto, come niente fosse e lui per prima cosa tira la volata all’amico e compagno di grillismo Di Battista. L’Ordine non dice niente? No, è troppo occupato a rieducare quanti non allineati, come predica il suo presidente Carlo Verna, uno che viene dal calcio di serie C. Una come la Lucarelli può letteralmente delirare vivendo l’attesa del vaccino come una festa scolastica o di compleanno, e lo stesso gliela fanno passare. Così il musicante Angelini, che sfrutta un’amica fattorina del suo ristorante giapponese e, una volta scoperto, non trova di meglio che umiliarla come “pazza imbruttita dalla vita”. Ma ha ragione lei e allora Angelini, offeso, annuncia il suo Aventino da Propaganda Live, al che il conduttore piddino detto Zoro: sì, un compagno che ha sbagliato ma questa resta casa sua. Per dire che loro, in Rai, fanno quello che gli pare.

Mettiamoci pure i campioni del virologismo astrale come i Burioni sempre più fuori controllo, i Crisanti e i Galli che infilano una previsione sballata via l’altra ma li chiamano sempre invece di seppellirli nel ridicolo. L’ultima arrivata, Antonella Viola, una che si capiva subito dove andasse a parare, è stata così santificata da un giornale di sempre meno prestigio: “Troppo bella, troppo brava, troppo sexy, troppo mamma, troppo donna, troppo scienziata”. E lei, per niente imbarazzata: certo, se Draghi mi chiamasse a fare la ministra…

Ma non ce l’hanno questi il senso del ridicolo? No, non ce l’hanno. Neanche quello del pudore: hanno contribuito al disastro italiano dei coprifuoco e del dissesto socioeconomico ma viaggiano a un metro da terra e si sdegnano se qualcuno gli ricorda le bestialità. Quel gastroenterologo, Cartabellotta, padrone di una fondazione dai buoni sponsor, che prima dice: ad aprile, mollando le restrizioni, migliaia di morti al giorno, e poi nega di averlo mai detto. Ma ci sono le schermate e vengono diffuse: lui niente, una figura da banchettaro delle tre carte ma niente paura, basta spararne un’altra peggio e ti vengono tutti dietro, ti consultano come l’oracolo. Sì, viviamo nel tempo degli sfigati, degli incapaci, dei narcisi buoni a nulla ma capaci di tutto, questo l’abbiamo capito. Ma ormai siamo oltre, siamo alla società demenziale, alla scienza incompetente, alla dittatura dei ciarlatani e dei bugiardi; anche al ritorno dell’infantilismo ossessivo di cui parla Francesco Cataluccio: se una come la Lucarelli vede quello in cui si vaccinerà come il giorno più bello della sua vita, figuriamoci gli altri. Come non avesse avuto una infanzia decente, e cercasse di recuperare adesso. Le nostre parole, si diceva, ci seguono. No, ormai ci precedono e poi evaporano, meno sono credibili, meno sono ponderate, mature, e più sono lucrose. Il professore Bassetti parla dei suoi successi con le donne, in televisione spopola Malgioglio del quale nessuno ha mai capito il valore, e ci sono professionisti del nulla come un certo Zorzi, un fluido, pare, dai modi odiosi, che per curriculum ha: vincitore del Grande Fratello Vip. Pare sia un disastro, ma è sempre dappertutto.

MDP