VALE TUTTO estratto 2

VALE TUTTO estratto 2

Il livello era il seguente: “Non ci sono evidenze”. Per dire non sappiamo cosa stiamo facendo ma lo facciamo. E si è mantenuto dall’inizio alla fine. Ma chi pativa lo stato concentrazionario le evidenze le aveva: della follia montante, del potere a guisa di reality perverso, dell’incompetenza sublimata con accenti salvifici via la nuova casta dei virologi che da medici erano zero ma da carogne si dimostravano secondi a nessuno, cambiavano idea di continuo ma mai una ammissione e tutti a prostituirsi all’industria e alla politica. Chi accusava la totale inconsistenza delle misure sanitarie e dalla sanità a misura di regime quanto a diagnosi, prognosi, terapie, metodologie, veniva distrutto, chi proponeva alternative scientifiche era travolto, spinto al suicidio e qui mi piace ricordare il dottor Giuseppe de Donno, chi si ribellava ad obblighi e divieti pretestuosi e strampalati passava da infame, chi si ostinava a difendere le libertà residue veniva bollato, anche dal capo dello stato, come irresponsabile, pericoloso, mitomane. Solo che i mitomani erano loro. Per la vanità di un parvenu al governo, per la paranoia di un politico locale, per il delirio di onnipotenza di un banchiere, per l’avidità di scienziati falliti, per il carrierismo di kapò da strapazzo hanno devastato il corpo sociale, piegato le menti, ammalato i corpi; hanno reso furiosi e disperati i più giovani, hanno incrinato famiglie, hanno rovinato comparti produttivi, hanno distrutto la filiera turistica, hanno annichilito i centri cittadini che vivono di commercio, hanno condannato a morte mezzo milione o un milione, non si è mai saputo davvero, di attività, hanno illuso chi lavora con bonus mai arrivati o umilianti, hanno viziato la logica, mentito senza ritegno, paralizzato scuole, uffici, ospedali, falsificato i dati, fatto sparire i cadaveri, qualcuno ha addirittura gettato tra i rifiuti riciclabili un cuore, che non si vedesse come il vaccino lo aveva rovinato; hanno ricattato, obbligato a drogarsi a oltranza, irriso i menomati, ingiuriato i defunti, rubato sui dispositivi, sulle maschere, sui banchi a rotelle, sui tamponi, sui presìdi, hanno fatto scendere donne sole, la notte, da un treno per un lasciapassare scaduto, hanno punito i lavoratori, hanno mandato a picchiare chi manifestava, hanno impoverito i poveri, hanno scatenato lutti e tragedie, hanno mentito, mentito, mentito, “non ti vaccini ti ammali e ti ammazzi”, “il lasciapassare serve a non contagiare”, pazzi cialtroni hanno diffuso una disperazione che non andrà più via. Dopo la farsa tragica seguita al Covid io non ho più smesso di raccogliere il lamento degli offesi sulla pelle e oltre la pelle, più in fondo fino all’anima: “Non so cosa mi succede ma non sono più quello di prima, sento una stanchezza malata che mi prosciuga mi svuota e non potrò tornare ad essere chi usavo essere; si è rotto qualcosa che non so come aggiustare, non ho più voglia di vivere”. E ci senti la vergogna dell’animale torturato o del popolo ripudiato cui è stato inflitto un destino crudele e ingiusto. Non erano solo mitomani e non erano solo incapaci: mentivano e lo facevano con determinazione criminale se è vero che il 22 marzo del 2023 il responsabile del Centro nazionale per la Salute globale in seno all’ISS, Istituto Superiore di Sanità, che è governativo, Maurizio Federico, dichiara in una intervista esclusiva al quotidiano on line “il Giornale d’Italia”: “I vaccini Covid provocano reazioni avverse e non se ne conoscono gli effetti sul medio e lungo termine”. Testuale. Poi conferma: la proteina spike risulta correlata a forme di tumore, insomma li determina o peggiora. E ancora: “Tachipirina, vigile attesa e assenza di autopsie (cioè la linea seguita dal ministero della Salute) hanno contribuito ai decessi”. La sera prima, la trasmissione “Fuori dal coro” guidata da Mario Giordano aveva dimostrato come l’Aifa avesse insabbiato i riscontri sulla elevata pericolosità del vaccino per gli anziani. Mentre tutti giuravano fosse l’unica possibilità di sopravvivenza per gli ultraottantenni. Questi sieri miracolosi non risparmiavano nessuno, di qualsiasi età, condizione, situazione, erano dei killer democratici. Ce ne siamo accorti a volte in ritardo, a volte sulla nostra pelle, ma lo avevamo capito. Noi sapevamo: sapevamo che Camilla Canepa non era morta di gioventù come un angelo che sceglie di tornare al cielo, sapevamo che era la prima di migliaia e migliaia di vittime mandate al macello come animali sorridenti e offesi dalla falsità, sacrificati sull’altare del potere. Adesso, anche se ai giornali non piace, lo sanno, lo debbono sapere tutti: “Niente messaggi positivi, chiudiamo tutto anche se non serve, anche le scuole, le chiese”. Mente per la gola chi, come Speranza, il lugubre, sostiene che il Covid ha creato il panico: è il panico che ha creato il Covid. Serviva a rinchiudere tutti. Serviva al narcisismo, alla smania autoritaria, all’ambizione dei criminali e dei ladri, adesso pure l’ipotesi per truffa aggravata in seno all’Iss. Ma non è tanto il solito assalto alla diligenza a far schifo, sono le conseguenze del regime sanitario che non doveva esserci e ha stritolato tutti, gli entusiasti e i fanatici come i contrari, colpevoli di libertà residua. Serviva alle carriere di chi cavalcava il vento, come quella inviata del tg 1 che correva dietro ai cosiddetti novax per provocarli, per metterli in ridicolo e l’hanno premiata con la conduzione in prima serata. “Bisogna terrorizzarli tutti, bisogna spaventarli a morte” dicevano ad una voce sola dall’Inghilterra all’Italia: mio Dio, cosa mai vi ha preso, come è stato possibile liberare il dittatore in voi e, soprattutto, come ha potuto essere così facile? E come si spiega che ci sia parso normale allora e continui a sembrarci normale oggi? MDP (per sostenere il Faro basta una ricarica via PayPal tramite mail maxdelpapa@gmail.com)