Quindi avete votato Giorgia per ritrovarvi Ursula. Vabbè, io vi avevo avvisato. Ursula perfino perdente, a sberle in faccia proprio per chi ha votato. Povero Mario Giordano, che la sa così lunga, che era così fiducioso di voltar pagina, chissà il groppo in gola. Poveri anche gli altri corifei che garantivano, che assicuravano. “Ahò quer Der Papa ha rotto er cazzo, fa er disfattista, anvedi, ahò, ma chi se crede da esse, ma quello se la deve da faffinita”. Er disfattista, come no. Io disfattista, Giorgia trasformista, e per cosa? Per le solite beghe interne, per dar modo a Giorgia di vantarsi, di illudersi che il suo trottolare sterile per il mondo porti a qualcosa, per oliare gli affari della politica e andrebbe ancora bene se servissero almeno a tirar su il sistema industriale italiano, che fa acqua da tutte le parti, quel poco che è rimasto, ma la sensazione è che ad arraffare saranno solo i mammasantissima e i grandi gruppi industriali legati a filo doppio. L’idea, irriferibile ma da tutti conosciuta, è: tenere su la guerra in Ucraina un altro anno e poi venire ammessi alla ricostruzione. Sul cinismo di una politica simile ognuno può confrontarsi, anche perché cinismo tutto fuor che inedito, a me qui importa affermare che, a giochi fatti, l’Italia opportunistica della Meloni se la piglierà ancora una volta in der kulen. Ma lei si fida, lei ha questa idea patriottica, ma soprattutto autarchica, per cui nessuno la fa fessa. Quindi avete votato una trasformista che a giorni alterni sta con Ursula, con Orban, con Ursula, con Le Pen, coi conservatori, però anche i popolari, però anche l’estrema destra, però anche l’estrema sinistra verde (nessuno tocchi la Salis, ci serve che sia eletta). Meloni si ritroverà col pugnetto di mosche in mano, già ce l’ha, ma a questa signorina, diplomata all’istituto professionale, va bene così e vorrei vedere: quando lascerà, non troppo tardi, da ex premier avrà sistemato a vita(lizio) lei e famiglia. Purtroppo in giro è pieno di volponi ossequienti e di giovanotti ambiziosi che hanno trovato il modo di far carriera, l’eterno modo del giornalismo servile; insomma nessuno che non dico le obietti, guarda che così non risolvi niente, ma che almeno le chieda “quo vadis, Giorgia?”. Perché questo non lo sa nessuno e men che meno la diretta interessata. Che potrebbe rispondere così: vado ovunque mi porti il cuore, pur di durare. Ma fin che le passano anche l’ennesimo, clamoroso, inverecondo voltafaccia, tenere su Ursula per opportunità misteriose, male non le fa. Ursula, la responsabile del baratro democratico con la scusa della pandemia, l’affarista dei 10 miliardi di dosi di vaccino, quella che fa sparire le prove dell’arricchimento truffaldino, ma colossale. E dovremmo dubitare che, alla prima occasione, rifaranno tutto? Che Meloni si comporterà in modo diverso da Conte, da Draghi? Ma se ogni mattina che Dio sputa in terra alza il telefono e si fa orientare da Draghi! Ma se il suo principale consigliori è il piddino Violante, ex capo di Leonardo! La politica, si sa, è l’arte della bugia motivata, ma un simile fregolismo forse è troppo anche per questi tempi in cui Fedez e quello del Codacons diventano culo e camicia dopo essersi rotti a vicenda il culo per anni. MDP (per sostenere il Faro una ricarica via PayPal tramite maxdelpapa@gmail.com)