ISCHIA 2022

ISCHIA 2022

Dobbiamo accettare che nel 2022 due fratellini muoiano abbracciati sommersi dalla colata di fango? Dobbiamo accettare che gli sciacalli politici si rinfaccino condoni criminali che ci sono stati, che appartengono a tutti? Dobbiamo accettare che su un’isola turistica tre abitazioni su quattro siano abusive e condonate? Dobbiamo accettare che il territorio sia stato scassato come un gruviera sotterraneo? Dobbiamo accettare che l’allarme venga dato sempre un minuto dopo mai un minuto prima? Dobbiamo accettare la cretina del PD che dà la colpa ai cambiamenti climatici e “alle destre” che non credono in Greta? Dobbiamo accettare il colossale sacco di Ischia con tutti che aumm aumm ci mangiano e non si pentono? Dobbiamo accettare un ministro arteriosclerotico che crede di risolvere tutto mandando “in galera sindaco e assessori”? Dobbiamo accettare queste calamità misteriose, frane, piogge che misteriosamente azzerano un luogo, una comunità? Dobbiamo accettare il ripetersi circolare, inesorabile, di sciagure perfettamente evitabili, ma mai evitate? Dobbiamo accettare lo scaricabarile che dall’ultimo degli uscieri comunali sale fino al presidente della Repubblica? Dobbiamo accettare i fiumi di parole che sono peggio del fango, parole fangose, liquami che lasciano tutto come lo trovano? Dobbiamo accettare i 120mila vani abusivi per 60mila abitanti, percentuale folle, degna di uno stato tribale? Dobbiamo accettare le formule mascalzone, “abusivismo di necessità”, coniate da Berlusconi, dai leghisti, ma fatte proprie dalla sinistra piddina e rifondarola per cui a Ischia, come a Capri, come ovunque non si rimuove un mattone e ci si affida a san Gennaro, a ‘a Maronna”, che però più di tanto contro la follia criminale degli uomini non possono fare? Dobbiamo accettare un paese macabro, in mano ad amministratori ceffi, che rispondono a potenti lugubri, che compiacciono cittadini infami? Dobbiamo accettare il paese mafioso, dove ognuno si faccia i fatti suoi e tutti campano felici e contenti fin che frana o alluvione non se li porta via? Dobbiamo accettare l’illegalità diffusa, di massa, completa, in nome dello stato di necessità, nel quadro di una legalità diversa, compassionevole a parole, malavitosa in concreto? Dobbiamo accettare il così fan tutti, il c’è ben altro, le processioni dei santi, le litanie delle vittime complici, le lacrime da sceneggiata di chi non si redime? Dobbiamo accettare il caos demoniaco, l’inettitudine balorda, lo spontaneismo farabutto, la connivenza dei controllori, la corruzione totale, l’illiceità di massa, le prefiche in affitto, il finto sdegno, la falsa indignazione, gli articoli che partono dalla denuncia del malaffare, passano alla contestualizzazione del malaffare e chiudono con la sanatoria morale del malaffare? Dobbiamo accettare le duecentomila leggi ambientali che non servono a un cazzo? Dobbiamo accettare la selva di adempimenti, di regolamenti, di prescrizioni, obblighi e doveri che nessuno osserva? Dobbiamo accettare una magistratura di cosca che vede e lascia fare, lascia passare, perché risponde alla politica corrotta? Dobbiamo accettare la corrosione generale, il paese che ovunque casca a pezzi, perde i suoi pezzi, insieme a chi lo abita, per poi sentirsi dire che è troppo diffuso il male per essere estirpato, risolto, almeno tamponato, che così è andata e così deve andare, c’a a Maronna v’accumpagn. Dobbiamo accettare quella mistura di superstizione, fanatismo, fatalismo in luogo della certezza delle cose, del senso di responsabilità minimo, quello che almeno davanti alle possibili stragi per incuria si arresta? Dobbiamo nel 2022 accettare ancora tutto questo? MDP (sostieni il Faro con una ricarica via PayPal tramite mail maxdelpapa@gmail.com)