SE BUCHA NON ESISTE

SE BUCHA NON ESISTE

L’agenzia Ria Novosti, organo ufficiale del Politbuto, ha chiarito in molteplici documenti gli intendimenti di Putin: denazificare l’Ucraina, che significa cancellarla e ricostruirla senza più un ucraino in modo da farne un territorio integralmente russo. Non deve salvarsi nessuno, spiega Ria Novosti, la rieducazione non è pensabile, annientare tutto e tutti e ripartire con una nuova etnia. È una nota ufficiale di una fonte ufficiale, sufficiente a spazzare via qualsiasi dubbio, ma come reagiscono i tifosi dello Zar? Cambiando discorso, insultandoti. “Se l’ha fatto l’America perché lui non può?”. E si parla di genocidio. Hanno negato l’invasione in Donbass, poi gli eccidi a Odessa, poi quelli a Mariupol, via via fino alle stragi, orrende, a Bucha. Poi, non potendo più negarle, le hanno attribuite agli ucraini, allo stesso modo in cui dicevano che le Torri Gemelle se l’erano buttate giù gli americani. Un furore demente che è impossibile capire, spiegare. Ha ragione Filippo Facci: questi idioti esistono perchè noi glielo permettiamo. Gente che traccia insani parallelismi tra Donbass e greenpass, che dice “siccome il mainstream mente su tutto io non credo a niente e non credo alla distruzione ucraina”. Il mainstream, questa bolla in cui infilare di tutto, senza distinguere, senza riflettere. “Né con Putin né con Zelenskji”, come negli anni ’70 si diceva – Lotta Continua diceva – “né con lo stato né con le BR”. Ma più con le BR. Non conoscono la storia e non se ne interessano. Ignorano le proporzioni reali dei morti nella prima guerra fratricida in Donbass, non sospettano le ragioni che portarono gli i locali ad insorgere e cioè l’annessione violenta della Crimea, non immaginano le ragioni dell’odio degli ucraini verso i russi, risalenti alle carestie organizzate da Stalin che provocarono milioni di morti come ricordato dalla statua della fanciulla con le 5 spighe: cinque, il numero che valeva la morte, se avevi 5 spighe venivi eliminato “per il bene della collettività”, Stalin trucidò un ucraino su tre in solo due anni, 1932-33. Operazione che sembra piacere a Putin, ansioso di riprendere il lavoro per completarlo una buona volta. Tutti nazisti gli ucraini,. Ma sono quelli palleggiati tra Stalin e Hitler e odiano entrambi. Eh, ma intanto hanno il battaglione Azov, hanno le svastiche tatuate, debbono sparire. Tutti e 45 milioni. Per questi mascalzoni analfabeti è tutto un gioco, una fiction, come dice quel balordo di Freccero. E se glielo ricordi si scatenano. Coperto di insulti anche Capezzone, reo di insistere sulla scelta, o con la libertà o con lo Zar, nonché di avermi pubblicato un pezzo su Atlantico. Umanitari di merda: le foto sono lì, i video sono lì, certificati, verificati, ma non cedono, tutte menzogne, tutta propaganda occidentale. Gente ignobile o almeno incredibile come l’ex lotta continua Capuozzo (ex?) che va in televisione a dire: ma vi pare che Putin possa ordinare simili eccidi, io voglio pensare di no. Lui vuole pensare. Però insinuare che se li siano fatti o inventati gli ucraini, questo sì, questo va bene. Ragionamenti manicomiali più che suggestivi, che però hanno molta presa, vanno di moda: “Ah, Capuozzo gliel’ha cantata a Capezzone”. C’è un biondino che si atteggia a Gesù Cristo, pare di casa in Donbass ma non ha visto niente, per lui, come per Freccero, sono tutte balle, tutta propaganda del mainstream e se gli fai notare che non ci fa una bella figura, che arrivare a negare oltre l’evidenza è squallido, reagisce piccato: servi del padrone, come dicevano i fessi negli anni ’70. Però nelle televisioni dei padroni ci va appena lo chiamano; a lui chi lo paga? Ma non c’è niente da fare, più le truppe russe infilano macelli e più i fanatici ora li negano, ora li scaricano “sulla Nato”, ora li esaltano: grande Vlad, vieni qua e liberaci dal greenpass. Se scrivi che è insano partire dalle più che discutibili misure di Draghi e arrivare, per chissà quale connessione logica, a giustificare una invasione cruenta, che ha già ucciso 160 bambini, ti dicono: vaffanculo, giornalaio, devi morire. Perché a Bucha i locali dovrebbero recitare, tutti, per conto di chi, non lo spiegano: è così e basta e chi non ci crede è un collaborazionista del lasciapassare, un atlantista infame, un farabutto che vuole la guerra totale. “Ma vi pare possibile che lascino lì i cadaveri tre settimane senza neanche coprirli?”. Altro che possibile, i russi li tengono in vista proprio per sparare addosso ai pietosi. Ma a quelli come Capuozzo conviene credere che sia tutta una montatura. A lungo ho pensato che questo mio Paese fosse degenerato, incanaglito, adesso mi accorgo che non è più un Paese, è una palude di mostriciattoli che mentono a loro stessi, alla realtà, al Padreterno pur di sfogare istinti bestiali, che derivano dai loro fallimenti. MDP (per sostenere il Faro basta una ricarica con Paypal tramite la mail maxdelpapa@gmail.com)