A LETTO COL DITTATORE

A LETTO COL DITTATORE

Scusate: io quand’è che avrei “difeso” la Nato, l’America, L’Europa imperialista (sic!)? A me, come sapete, non piace nessuno: però non mi piace neanche la logica del buttare tutto a mucchio, dell’allora quello. E non ragiono partendo da un’ideologia e sforzandomi di non tradirla. La Nato ha smanie espansionistiche? Sicuro, le ha sempre avute, sta lì per quello, però se si vedono quelle, si debbono cogliere anche quelle di Putin: la Crimea vi dice niente? La Georgia? La Siria, dove se non sbaglio ha scatenato una pulizia etnica? Oggi tocca all’Ucraina, domani alla Moldavia e via allargandosi. Le cose bisogna saperle, non in modo cavilloso ma semplice, perfino sommario. Ma vanno sapute. Putin non ha mai tollerato l’Ucraina democratica, con un pluralismo politico, elezioni regolari, libertà di informazione e divisione dei poteri; ha sempre detto, fin dal 2008: non posso accettare uno Stato democratico ai confini dell’Impero, e lo occuperò. L’occasione è arrivata adesso, con un presidente americano deficiente, con una Unione Europa inconsistente, dipendente dal gas russo, e con l’avallo della Cina: Putin fino a un mese fa diceva al suo stato maggiore che non avrebbe mai invaso l’UCraina, è andato a Pechino, Xi gli ha detto: vai, oggi l’Ucraina a te, domani Taiwan a me. Questo è un patto fra dittatori, e non regge il sofismo per cui tutti sono dittatori, anche Draghi è un dittatore: appunto, se ci lamentiamo qui di uno che ha fatto scempio delle libertà democratiche (ma non ha ancora invaso san Marino), come si fa poi a giustificare uno che dice “vi farò vedere cose che il mondo non ha mai conosciuto”, e parla apertamente di guerra atomica? Altro argomento insussistente: in Ucraina la guerra c’è da 8 anni ma non ve ne è mai fregato niente. Perché, a voi sì? L’Ucraina, che per molti non merita tutela, è stata illusa e scaricata dall’Occidente, questo è sicuro, ma adesso c’è qualcosa d’altro, c’è una invasione che prelude a una guerra totale. Non scherziamo, amici lettori. Putin ha talmente sconcertato i suoi stessi sudditi, che non lo vogliono più: arresta circa diecimila persone al giorno, proibisce la circolazione del dissenso e della critica, mezzo Politburo teme la sua deriva psicotica, gli oligarghi resi ricchi da lui non accettano di vedere le loro sostanze andare in fumo, il rublo deprezzato del 20%, le ritorsioni finanziarie, la comunità internazionale lo ha isolato, l’Ucraina stessa sta resistendo oltre ogni previsione e proprio Xi lo ha già mezzo mollato e lo tiene per le palle: negoziati sì, l’annessione no. La Nato sarà infame finché volete, ma come mai Putin voleva entrarci fino al 2008? Vladimir, lo Zar, finirà come deve finire, e molti diranno che no, non era il loro dittatore preferito, non gli ispirava libidine da uomo forte o da letto, ma io non dimenticherò. Diranno, stanno già dicendo, che “l’importante è la pace”, frase che non significa niente se non si stabilisce lealmente da quale parte è stata insidiata. Niente giochetti, per favore. Non credete alla propaganda mainstream? Fate bene, con me sfondate una porta aperta, però allo stesso tempo non potete credere per partito preso alla contropropaganda antagonista, non potete pensare che da quella parte lì siano tutti puri, adamantini, non ideologizzati, non interessati. Mi invadete di cazzate monumentali di avventurieri bellocci che dopo la prima riga (su sessanta pagine di logorrea delirante) io non riesco più a seguire; mi girate video con fighe russe che irridono l’Italia, e non vi passa per la testa che quella figa non esiste, è un avatar, è la propaganda russa che c’è come c’è quella cinese, quella americana, quella italiana, quella europea. Possibile che siate così naif? Troviamo pure tutte le colpe possibili e immaginabili, diciamo che le cose non sono mai come appaiono, che la storia non si taglia con l’accetta, va bene tutto, ma a un certo punto bisogna pure andare all’osso, alla nuda realtà: Putin è un dittatore che ha invaso un Paese democratico, punto. Invece qui c’è gente che pende dalle labbra di questa Antonella Viola, una virologa convinta che la guerra sia una invenzione per non parlare di Covid, cioè, in definitiva, di lei e quelli come lei. I filoputiniani, i novax a tout prix la osannano, peccato che la bamboleggiante Viola sia una provax fanatica: come la mettiamo? Col fantomatico Grande Reset che è come l’Araba Fenice, che risolve sempre tutto, ogni aporia, ogni fantasticazione? Cerchiamo di restare rigorosi, se non vi dispiace. Il governo italiano, che è composto da scellerati, e mettiamoci pure il caro Nonno resiliente, ci tiene da due anni in sospensione democratica, ha allungato lo stato d’emergenza fino alla fine dell’anno, così sono tre, e per decreto ci scarica in una guerra folle, dalla quale abbiamo tutto e solo da perdere: disgraziati, non c’è dubbio, ma la causa prima sta in un dittatore russo che a un certo punto ha deciso di annettersi uno Stato confinante perché vuole ricreare il sogno zarista, la Grande Russia. E a questo punto, mi spiace, dire che la colpa di tutto è del generale Custer no, non lo posso accettare. MDP (per sostenere il Faro basta una ricarica via Paypal tramite la mail maxdelpapa@gmail.com: grazie a chi fornirà anche un soffio di ossigeno)