IL PAESE LAGER

IL PAESE LAGER

Il Coviddì crea nuovi lavori, per esempio l’omone. Chi è l’omone? È un tipo nerboruto, simile a un kapò, che ti aspetta quando entri al supermercato e ti fulmina: signore prego la mascherina. Dio santo ma ce l’ho! Sì ma è storta su un orecchio. Entri e dalla radio mandano il bollettino dei morti e degli infetti. La gente dietro le mascherine non parla e un po’ perché ha paura dell’omone e un po’ perché a parlare da imbavagliati si fa una fatica cane e ci si sente stupidi. Insomma anche il rito della spesa è diventato amorfo, serve anche quello a morire di noia e di solitudine, non puoi neanche adocchiare le signore o le ragazze perché, occhi contro occhi, fai la figura del maniaco. Poi vai in fila alla cassa e l’omone, subito: signore prego mantenga le distanze. Ma tenere il distanziamento sociale al supermercato non è facile, se ti adegui crei subito una coda da esodo estivo. Paghi e la cassiera, dietro la mascherina e dietro la barriera di plastica, non ti guarda neanche: robottino lei e robot tu, consegni i soldi e quella li prende, automazizzata, coi guanti di lattice da chirurgo o da serial killer. Finisce che imbusti tristemente la tua roba sentendosi addosso lo sguardo dell’omone e pensi: ma che vita è. Alle altre casse, altri disgraziati a occhi bassi imbustano le loro cose in un silenzio irreale, anzi no, c’è di nuovo il bollettino dei morti e dei contusi da Coviddì; e l’annuncio di immancabile lockdown, perché siamo troppi a fare come ci pare, per esempio respirare, per esempio avventurarci in un deprimente supermarket a riempire deprimenti sportine. E va già bene che non si aggira la cronista gossippara Lucarelli con lo smartphone, che poi ti mette sul social nel disdoro che si deve ai delinquenti. Lei, che mangiava involtini antirazzisti e diceva: la mascherina? Roba da fascisti, roba da Salvini. Poi c’è stata la riconversione e i fascisti sono stati quelli che non la mettevano, ma adesso anche Salvini si è riabilitato, dice che ci vuole più Europa come la Bonino di sotto al turbante, si rimette alla premiata ditta Draghi & Mattarella e si fotografa gomito a gomito con la ministra Lamorgese, quella degli sbarchi. Ma è una strategia, dicono. Beato lui che ha la strategia, qui ti senti uno zombie che si aggira in un supermercato-lager. Perso in questi nerissimi pensieri guadagni l’uscita e l’omone, vagamente sfottente: buonasera signore. E tu vorresti dirgli: ma che buonasera, che mi hai rotto i coglioni tutto il tempo. Ma lasci perdere perché lui è un omone e si crede potente – magia dei nuovi mestieri al tempo del Coviddì – e tu sei comunque troppo stanco per litigare, perso in un pomeriggio da dimenticare. Un pomeriggio malato.

MDP