NESSUNO TOCCHI MORISI

NESSUNO TOCCHI MORISI

Il vero scandalo, l’unico scandalo nella vicenda di Luca Morisi, l’addetto ai tweet di Salvini coinvolto in storie di droga, è che “l’hanno messo in mezzo”, come tutti dicono per dire l’hanno incastrato. Cosa senz’altro vera ma chi l’ha incastrato non ha calcolato che in realtà gli ha fatto un favore. Il giovane twittatore non rischia niente dall’essere un cocainomane, anzi riscuoterà sostegno, solidarietà e il riconoscimento di anima bella e tormentata. Sparito completamente il perbenismo borghese figlio del moralismo cattolico, non c’è giorno che un prete non venga sorpreso in orge tossiche con ragazzini e neanche lo nasconde, la butta sul “chi è senza peccato”. La politica, il cui mondo è ormai inscindibile dallo spettacolo, non è senza peccato e difatti nessuno ha infierito sull’anima bella e fragile, hanno detto tutti “bisogna capire, bisogna rispettare”. Che è un bel modo di mettere le mani avanti. Ma poi, che peccato sarebbe al giorno d’oggi tirare? Neppure un privilegio, al più una consuetudine stratificata, diffusa in tutti i ceti e in tutte le età. E le consuetudini non si giudicano, vanno di diritto a far parte degli usi e costumi di una società. Il segretario leghista Salvini l’ha detto: “Non ha fatto niente di male, ha nuociuto solo a se stesso e comunque sono fatti suoi”. Se non ha fatto niente di male perché l’ha rimosso? Messa così, si potrebbe osservare che anche abusare di tortelloni e di pizze, come fa Salvini, fa molto male ma a questo ci penseranno le politiche libertarie dell’Unione Europea che puntano a introdurre diete a base di locuste e di carne sintetica, nuovo business del miliardario Bill Gates che paga un po’ tutti dalla OMS alla UE e con la finta carne ha messo in piedi un giro da 25 miliardi di dollari. Fa male drogarsi, fa bene? La UE non lo specifica, perché è libertaria. In effetti fa malissimo ma è nell’uso comune e se proibirla non serve legalizzarla non serve allo stesso modo: è un problema senza soluzione e, se davvero attiene come si dice alla sfera personale, se “non fa male a nessuno”, allora che si rendano legali tutte le sostanze come teorizzava l’economista premio Nobel Milton Friedman. Quanto al giovane Morisi, dalla faccia di birillo, aspettiamoci una riabilitazione senza condanna e il consueto giro di autopromozioni, naturalmente con l’arma del libro verità. Non aspettiamoci invece un finale edificante, moralistico. Perché il Morisi non uscirà dal circo della politica e tantomeno da quello della Lega, perché il circo della politica con la cocaina ci tira avanti e perché le sane consuetudini non si smettono, casomai si diffondono.

MDP

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