sanremo le pagelle bastarde PRIMA SERATA

sanremo le pagelle bastarde PRIMA SERATA

NUOVE PROPOSTE (sic!)

Gaudiano (Polvere da sparo) – Dice che si spara in testa: cialtrone, non mantiene e invece passa perfino. ‘St’altro d’uno scappato da casa. Di Tiziano Ferro. 1+

Elena Faggi (Che ne so) – Già il titolo, tutto un programma: ma da dov’è uscita ‘sta lasagna di campagna conciata come una Sailor Moon inchiappettèta da Rocco? Vuol essere Arisa, ma manco quando piscia. 1–

Avincola (Goal!) – Più che Avincola, a vinicola. Siamo nel filone tenero-demenziale, solo che non c’è Nichetti o Tafazzi o [metti il nome], c’è solo uno che pare uno sfigato perché è uno sfigato. Avrà 46 anni e gira con la tuta da sfigato e un pallone da sfigato. 1 ½

Folcast (Scopriti) – A vederlo, così vestito da benzinaro di provincia, forse era meglio Bifolcast. Più che scopriti, a rivestiti: sotto la giacchetta ristretta, niente. Ma proprio niente. Anzi, no: 2 palle. 2–

BIG (sic!)

Arisa (Potevi fare di più) – La nostra Sinead O’ Connors, solo più fuori di tetta. Bellissima anche la voce, puntualmente sprecata. Potevi fare di meno, per esempio non venire, se dovevi portare quest’altra cacatella, longa, longa, filulilla, pisciurilla di Gigi d’Alessio. 3

Colapesce e Dimartino (Musica leggerissima) – “Per la prima volta sul palco di Sanremo”. Speriamo anche l’ultima. Non è musica leggerissima, è inconsistente però ti va sui testicoli con la pesantezza di un mattone. Fanno gli “indi”, ma ‘sta roba manco i Ricchi & Poveri in sigla di Raimondo Vianello. Sapete che c’è? Andate a fare in culo voi e l’indie italiano di merda. 0-

Aiello (Ora) – Ad Aiello preferisco la Vojello che mi dà più calorie. Ma chi è mò ‘sto lampadario? La vergogna del Festival è chiamare una pecora spompa “che ha milioni di visualizzazioni su youtube”. Anche la Lucarelli, se è per questo, anche Scanzi. Disgraziati maledetti, come si fa a imbarcare una miseria simile? 0–

Michielin e Fedez (Chiamami per nome) – Meglio di no, se no piglio una querela. Se un’altra vita c’è, forse un giorno capiremo. O forse non lo sarà manco il Padreterno. N. C. (Non classificabile).

Max Gazzè (Il farmacista) – E, Festival dopo Festival, si corrobora il sospetto che tutte ‘ste filastrocche tutte uguali siano gazzesine dalla leggerezza frizzantina insostenibile. Hai rotto il cax, o Max. 3

Noemi (Glicine) – La nostra cassiera s’è infighita, ha perso 20 kg, ma finisce qui. Adesso, si tratterebbe di mettere a dieta pure il repertorio; a dieta e possibilmente non stantio come questa ennesima povera cosa. 2

Madame (Voce) – Io ho una cagnolina che si chiama Madame, ma non si abbasserebbe mai a latrare una simile merda. Poi ha una faccia assurda, sembra la sorella gemella di Ermal Meta. 0—

Maneskin (Zitti e buoni). Ecco, ci mancava quest’altro pirla del Damiano che fa il verso a quell’altro pirla dell’Achille. Zitti e buoni e non rompete più i coglioni, Dio che odio i ragazzini viziati che fingono di suonare. Come sempre, non c’è canzone, non c’è emozione, c’è solo il riffone toblerone. 1-

Ghemon (Momento perfetto) – Sì, quando ti togli dai coglioni, Shemon. 0

Coma-Cose (Fiamme negli occhi) – Sì, in effetti darsi fuoco a vicenda non sarebbe una cattiva idea. Io lo chiamerei coma irreversibile. Oh, ‘n’altra coppietta dalle velleità alternative, ma sotto sotto ci covano i Jalisse. 0

Annalisa (Dieci) – Cos’è, il numero delle partecipazioni a Sanremo? Ormai è un soprammobile dell’Ariston. Questa è una nullità diventata famosa per la sua resistenza all’insuccesso. Cioè la resilienza, che fa più stronzo. 1–

Francesco Renga (Quando trovo te) – Sarei partito da Zero, un voto glielo tolgo per l’aspetto da vunciùn; un altro per la capigliatura abbestia; un altro per la tintura oscena, un altro per la forfora; e un altro per il verso “il tuo silenzio fa rumore”, più abusato di una scorreggia. Totale: -5

Fasma (Parlami) – Questo è forse il peggiore di tutti e ce ne vuole. Senti f’asma, va’ al 41bis, tu, il tuo rigatino da mafioso, il tuo autotune, il tuo concentrato di luoghi comuni da fogna rap o hip hop o amici di Maria che sia. Ma come si fa! -10

OSPITI

Loredana Bertè – Grande Lori, eterna Lori, unica Lori, fai pena Lori, ritirati Lori 2+

Diodato – Ogni volta che lo vedo, penso a una bestemmia; ogni volta che lo sento, la dico. 1 ½

Achille Lauro – Achille, con la fuffa vai a mille. 0

Ibrahimovic – E vabbè, dopo un po’ però sembri Celentano, va’ a suonare la trombetta balcanica che è meglio N.C.

Infermiera Covid – “L’avresti mai pensato che dopo quel selfie saresti diventata un’eroina?”. “Certo, l’ho fatto apposta, non aspettavo altro, sai che cazzo me ne frega dei morti e malati di Covid. Vattavergognà

CONDUTTORI

Amadeus e Fiorello – Andiamo, su: in due costano come un ospedale e i malati sembrano loro. 2 (1+1)